a.s. 2017/2018 Progetto a cura della prof.ssa Giusy Diquattro Classi: II AL, II BL, II BI, II CI, II EM
I musulmani: dinamica storica, attualità e prospettiva
È la nostra comune appartenenza al genere umano a essere messa gravemente in discussione ogni volta che le innumerevoli divisioni esistenti nel mondo vengono unificate in un sistema di classificazione spacciato per dominante, che suddivide le persone sulla base della religione, della comunità, della cultura, della nazione, della civiltà. Il mondo suddiviso secondo un unico criterio di ripartizione è molto più conflittuale dell’universo di categorie plurali e distinte che plasma il mondo in cui viviamo. Una immagine del genere non contrasta soltanto con la buona vecchia convinzione che “noi esseri umani siamo più o meno uguali”, ma anche con l’idea, meno dibattuta, ma molto più plausibile, che siamo “diversamente differenti”. (Amartya Sen, Identità e violenza) Anche quest’anno, la riflessione su alcuni aspetti del mondo musulmano ha coinvolto in modo interdisciplinare il percorso didattico di cinque classi del biennio. Il progetto si è avvalso
della collaborazione di alcuni esperti esterni, quali Adel Jabbar, sociologo delle migrazioni, che ha curato la
formazione docenti, centrata sulle conseguenze della crisi dell’impero ottomano
alla fine della prima guerra mondiale e su alcuni elementi metodologici della
didattica interculturale. Gli allievi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi
con alcune figure e istituzioni che nella città di Torino hanno dato e
continuano a dare un contributo significativo al dialogo e alla creazione di
spazi di incontro: Kassida Khairallah,
mediatrice culturale e formatrice, ha fornito una testimonianza diretta della
sua esperienza con i rifugiati presso l’agenzia Frontex in Grecia ed ha condiviso la sua storia di migrazione dal
Libano alla Francia e poi l’Italia, con le contraddizioni che tale esperienza porta
con sé. Luca Bossi, sociologo e
ricercatore, ha curato le uscite didattiche della Torino Multireligiosa, un percorso tra le varie fedi e tradizioni
che la città ospita: il Tempio valdese, la Sinagoga, la Moschea e la
Cappellania filippina. Infine Enrico
Nivolo, antropologo e ricercatore, ha curato i laboratori didattici in
collaborazione con il Centro Interculturale, indirizzando la
riflessione degli studenti sul labile confine tra umorismo e offesa, tra satira
e razzismo. Il progetto si è concluso con la partecipazione delle classi al
Festival Passepartout di Asti, in cui
gli allievi hanno presentato i video realizzati durante i laboratori sul tema Ridere dell’Altro: tra umorismo e
discriminazione.
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